Carote viola

varietà di carote di colore viola

Le carote che conosciamo oggi sono il risultato di incroci tra diverse varietà di carote, che sono state selezionate dai contadini per avere caratteristiche particolari. Per esempio, le carote bianche e quelle viola sono state incrociate per ottenere le carote arancioni, che sono diventate molto popolari.

Ma come si fanno gli incroci tra piante? Beh, è abbastanza semplice! I contadini usano la natura per aiutarli. Prendono i fiori di due piante diverse e ne incrociano i gameti (ovuli e polline). Questo crea una nuova pianta che eredita le caratteristiche dei due genitori. Per esempio, se incrociamo una carota bianca con una carota viola, otterremo una pianta che ha alcune caratteristiche della carota bianca e alcune della carota viola. La radice sarà di un colore nuovo, arancione.

L’incrocio tra le varietà di carote bianche e viola fu effettuato per creare la nuova varietà arancione come omaggio alla famiglia reale olandese, nota come “Gli Orange”. Questa famiglia il colore arancione come segno caratteristico e la carota arancione era un modo per mostrare lealtà e rispetto verso di loro.

Le carote bianche si trovano in qualche mercato chiedendole con il loro nome proprio: pastinache. Hanno un sapore diverso, più amarognolo, e sono più morbide delle carote. Se dovete fare una ricetta medievale, vi conviene usare le varietà antiche per avere un risultato più simile all’originale.

Il processo di “mescolare” le piante si chiama ibridazione, ed è un modo molto utile per creare nuove varietà che possono avere caratteristiche desiderate, come il colore, la forma o il sapore. I contadini possono incrociare piante che sono resistenti alle malattie o alle intemperie, o che producono frutti di grandi dimensioni o con un gusto speciale.

Io e Andrea ce le siamo mangiate con tutte le fogliette, in una zuppa “lekkerissima”.

Foto | Robert Couse-Baker

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