Draghi e dentisti, un affare miliardario

denti di dragoDraghi e dentisti non sempre vanno d’amore e d’accordo. Una delle ipotesi meno dibattute, ma più interessanti, sul perché i draghi accumulino tesori riguarda la loro igiene dentale.

I denti dei draghi sono sì sterilizzati dalle fiammate (funzionano meglio di qualsiasi dentifricio contro i batteri), ma allo stesso tempo si ingialliscono subito per via dei fumi con cui devono convivere. Il tartaro, si sa, non viene via facilmente. A complicare la situazione ci sono i pezzettini di armatura che talvolta restano incastrati nelle gengive, potrebbero arrugginire e dare origine a varie infezioni.

Le armature della Pappa Paladino sono sempre ben frullate. Se non avete l’omogenizzato sotto mano, date ai vostri cuccioli paladini con la cotta di maglia fatta da piccoli anelli. Sono facili da digerire e non si incastrano tra i denti. Lasciate i guerrieri con armatura a piastre come spuntino per i draghi più grandicelli.

Sappiamo tutti che un drago ha bisogno di avere una dentatura in perfetto stato per potersi nutrire e che andare dal dentista costa parecchio.
Draghi e dentisti non hanno solo un rapporto paziente-medico, potrebbero benissimo essere predatore-preda. Immaginate quindi come salgano i prezzi quando il cliente ha fama di potersi mangiare il dentista e pure l’assistente alla poltrona con tutte le attrezzature, in un solo boccone.

La pulizia annuale è un lavoro di un’intera giornata (quando va bene) e gli apparecchi da ortodonzia sono sempre su misura. Ecco quindi spiegate le parcelle astronomiche richieste dai dentisti per le visite di controllo (a domicilio). Ora potete capire la necessità per i draghi di accumulare tesori e la loro simbiosi mutualistica coi i topolini dei denti.

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