Idre: come perdere la testa e vivere felici

Perdere la testa non è grave, se sei un'idraQuanto è grave per un’idra perdere la testa? Il dibattito scientifico sulle idre è proseguito a lungo dopo la giornata del drago dello scorso aprile. Abbiamo posto alcune domande su questioni ancora irrisolte all’esimio Mattia Aspes, che ha dedicato buona parte della sua giovinezza ad arrovellarsi sulla biologia di queste meravigliose creature.

Egregio, sappiamo che la testa principale dell’idra, quella in cui risiede la sua essenza vitale, continua a muoversi anche dopo essere stata tagliata. Un’idra può perdere la testa più volte, nel corso della sua vita. Ora, per quanto tempo sopravvive la testa senza il corpo?
La testa viene definita immortale, dal che si deduce che dopo essere stata tagliata possa vivere ancora a lungo. Non ho riferimenti temporali precisi, potrebbero essere addirittura molti anni. Non potendole uccidere, poiché sono creature rare e protette, non posso quantificare la sopravvivenza.

idra mitologicaPerché le teste rispuntano e le zampe o la coda no, come avviene per le dita degli anfibi o la coda delle lucertole?
Per quanto riguarda la rigenerazione nessuno ha mai detto che il resto del corpo non ha proprietà rigenerative.
La domanda che dovremmo porci è: avevano le gambe?
Alcune fonti olandesi indicano che avevano due gambe. Altre fonti ne citano quattro e altre nessuna. Pensando all’anatomia della madre si potrebbe anche ipotizzare che non ne avesse. Pensate anche alle dimensioni che può avere un’idra: se le teste crescono in numero, la parte anteriore diventerà più pesante e con delle gambe avrebbe maggiori difficoltà a muoversi, rispetto al corpo da serpente (più comodo in quanto le teste porterebbero l’animale a strisciare).

Giusto: andiamo a vedere l’albero genealogico dell’idra. All’anagrafe risulta che la prima idra sia stata generata da Echidna (donna con coda di serpente al posto delle gambe) e Tifone (testa d’asino, corpo umano e ali di pipistrello), genitori anche di Chimera, Cerbero, Sfinge, del Leone di Nemea e di Ortro (cane bicefalo con serpente sulla coda). Il gene della testa multipla potrebbe venire dal lato materno. Echidna aveva un fratello gigante con tre teste, Gerione.
I nonni materni, Crisaore e Calliore, erano brava gente. Gea e Tartaro, da parte di padre, erano un po’ stranini. Pare che Tartaro sia nato da due uova. Due. Non una.

L’ultima domanda per il nostro esperto è dunque sulla riproduzione delle idre. Fanno le uova o no?
Essendo catalogata come una tipologia di drago, si può pensare che l’idra faccia le uova. Essendo anche una specie di serpente si potrebbe confermare tale ipotesi.

Dimmi che ne pensi. :)

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