Il bisogno aguzza l’impegno

Io e Andrea abbiamo scritto un libro sugli Gnomi di Caverna che, se ce la faremo, sarà in libreria a ottobre. Il libro racconta come vivono gli Gnomi, che cosa mangiano, che musica ascoltano e cosi’ via.

Ma, come sempre, ogni avventura (anche quelle editoriali!) ha degli imprevisti e degli ostacoli da superare.

Il disegnatore ci ha comunicato che non disegnerà la seconda parte del libro e l’editore scalpita.
Scalpiterei anche io, se servisse!

Invece ho recuperato acquarelli e matite colorate, mi sono fatta regalare da Cesco tre libretti sullo stile “Watercolors for dummies” ed eccomi qui. Sul tavolo da disegno invece che dietro al computer, a farmi domande sui colori delle ombre.

Dopo i primi due giorni di entusiasmo (“vengono da schifo, ma tanto migliorerò presto…”), mi sono accorta che dipingere e’ davvero più difficile di quello che sembra, per questo gli artisti sono chiamati “maestri” e chi non riesce a conquistarsi un nome si da’ alla critica o all’arte trash.

Comunque, come mia abitudine in questi ultimi tempi: non demordo. (Anzi, in caso mordo!)

PS. E’ vero… da buona italiana ho telefonato alla mamma. Mia madre sa disegnare (e’ laureata all’Accademia di Belle Arti e ora insegna a disegnare, per la precisione) e mi darà una mano anche lei.

Dimmi che ne pensi. :)

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