Kingdom of Dragons: draghi animatronici ad Arese

Kingdom of DragonsCi sono 13 draghi nel Kingdom of Dragons. Sembrano ben nutriti e finora non hanno causato problemi alla gente accorsa per vederli.
Sono atterrati settimana scorsa e si sono installati in un centro commerciale ad Arese, poco lontano da Milano. Sono di specie diverse, si muovono, ruggiscono e ci si può addirittura avvicinare per fotografarli.

Toccarli no, non ve lo consiglio. Non mi sembra che li abbiano messi in gabbia (non so se non ce ne era bisogno o se proprio non hanno trovato gabbie abbastanza grandi e resistenti). Mi sembra però saggio e prudente rispettare la distanza di sicurezza e tenere le mani lontano dai draghi.

Ogni drago ha un pannello in cui potrete leggere qualche informazione su di lui: provenienza, leggende e caratteristiche base. Le famiglie con bambini che hanno studiato dragologia hanno già iniziato a confrontare i testi con quelli dei libri che hanno a casa.

L’esposizione Kingdom of Dragons è allestita nel mall Il Centro, tra Piazza Primark al piano terra e l’area eventi al primo piano. Sì, sono bestioni grandi e grossi, naturalmente sono anche alti e hanno bisogno di spazio! Si potranno ammirare i draghi gratuitamente fino al 7 novembre 2021.

Dragologia in mostra

La società che ha costruito e allestito questa esposizione è la Time4Fun di Roma, specializzata in Edutainment, ovvero nel mescolare contenuti educativi e di intrattenimento. I suoi pezzi forti sono i dinosauri, ricostruiti a grandezza naturale, ma non disdegna di lavorare con temi fantastici. Infatti, nel suo catalogo ha anche una proposta dal titolo Dinosaurs and Dragons, the ultimate fight in cui le bestie più grandi e forti che possiamo immaginare si sfidano in una lotta senza tempo. Delle loro creazioni ho apprezzato anche Real bodies, la mostra in cui si vedono i corpi umani e loro componenti (muscoli, vasi, ossa…) impegnati nelle attività della vita quotidiana.

La tecnologia che permette ai draghi di muoversi è l’animatronica, spesso usata nel cinema per girare le scene con mostri particolari o nei parchi divertimento a tema.

Nel video qui sotto potete vedere alcuni dei loro draghi mentre si sgranchiscono le zampe all’aria aperta.

Recensione della mostra

Allora, dopo averla vista di persona ho un paio di note da aggiungere a questo articolo.

1) La mostra va benissimo per bambini piccoli, un pochino meno per chi abbia superato gli otto anni. I draghi stanno in piedi e ogni tanto muovono testa, ali o coda. Sono tutti quasi nella stessa posa (in piedi con ali semiaperte) e nessuno di loro sta effettivamente facendo qualcosa di draghesco (dormire, mangiare, proteggere un tesoro o cacciare).

2) La qualità dei modelli è alta in certi casi (il drago bianco, copiato da un disegno di Ciruelo) e molto più bassa in altri (il draghetto che fa lap-dance fra le pietre stona proprio). Alcuni draghi sono fatti con lo stesso stampo, colorato con tinte diverse. L’impressione generale è che abbiano smontato dei pezzi da una giostra o riadattato dei dinosauri applicando un paio di ali sulla schiena.

3) Le didascalie a corredo della mostra sono state stampate senza una correzione delle bozze (errori di battitura, spazi extra… ). Inoltre, non essendo fissate al supporto, a volte mancano o sono state scambiate (Smaug aveva il pannello della viverna). Il contenuto della didascalia a volte ci ha lasciato perplessi perché il disegno non corrispondeva né al modello né alla silhouette indicativa delle dimensioni.

4) I movimenti animatronici erano piuttosto fluidi e le giunture reagivano in modo armonioso alle sollecitazioni. La “pelle” che ricopriva lo scheletro interno era morbida al punto giusto da accompagnare i movimenti. La sequenza di movimenti era varia e nel complesso il gruppo di draghi faceva una bella impressione. I suoni di accompagnamento erano appropriati e ben sincronizzati.

Insomma: bene ma non benissimo.

 

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