Longmu, la madre cinese di 5 draghi

Longmu, la madre dei Long. Art by Travis HansonLongmu fu madre dei draghi ben prima di Daenerys Targaryen. Nacque nel sud della Cina nel 290 bC con il nome di Wen Shi. Era la seconda di tre sorelle e andava spesso al fiume per lavare i panni e pescare. Un giorno notò una pietra particolarmente liscia e di colore bianco splendente. Era così bella che decise di portarla a casa e tenerla.

Da quella pietra nacquero cinque serpentelli e Wen Shi si intenerì alla loro vista. Li allevò personalmente, dando loro i pezzi migliori del suo cibo. La famiglia era povera e di cibo ce ne era poco, ma Wen Shi teneva ai suoi serpentelli più che a se stessa.
I cuccioli crebbero e accompagnavano la ragazza nelle sue attività quotidiane. Ben presto impararono a pescare per lei e si rivelarono molto abili in questa attività.

I serpentelli, crescendo, divennero draghi e acquisirono sempre più potere. I draghi orientali sono creature d’acqua e possono controllare il meteo. Un anno ci fu una grande siccità e la vegetazione attorno al villaggio avvizziva e seccava. Wen Shi chiese ai suoi draghi di intervenire ed essi fecero radunare delle nuvole da cui poi scese la pioggia tanto attesa. Gli abitanti del villaggio, riconosciuto il prodigio appena avvenuto, attribuirono alla ragazza il titolo di “madre dei draghi” e la coprirono di onori.

Longmu diventa troppo famosa

Imperatore Qin ShihuangdiQuando ormai Wen Shi era diventata anziana, la fama dei suoi draghi raggiunse le orecchie dell’imperatore Qin Shihuang, della dinastia Qin. Costui aveva unificato gran parte della Cina, era sopravvissuto a diversi tentativi di assassinio ed era ossessionato dalla ricerca di un elisir che gli garantisse l’immortalità. Per prima cosa l’imperatore mandò a Wen Shi doni preziosi: oro e giada, poi le chiese di recarsi alla sua corte. La capitale del regno era Xianyang, a parecchi giorni di viaggio dal piccolo villaggio. La vecchia donna, obbediente al volere dell’imperatore, si mise in cammino. I suoi draghi, però, non volevano che si affaticasse con un viaggio così scomodo e si nascosero sott’acqua. Rallentarono e frenarono talmente la barca su cui era la loro madre che i marinai si arresero e anche l’imperatore dovette piegarsi alla volontà dei draghi.

Dopo la morte di Wen Shi, i draghi, mesti per la sua dipartita, assunsero forma umana e così rimasero a lungo. Il culto della donna che aveva allevato dei draghi si espanse, le vennero dedicati dei templi e ogni anno, nella prima settimana del quinto mese, la si festeggia. Longmu è da molto secoli un esempio di dedizione ai figli, ricambiato con grande affetto.

In Italia abbiamo una storia simile, ambientata in Liguria. Sappiamo che il drago si chiamava Panea, ma il nome della donna che lo allevò si è perso nei secoli.

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