Manioca con curry e cocco

maniocaLa ricetta sotterranea di oggi parte dalla manioca (anche nota come yucca o cassava), una pianta molto usata nella cucina africana, caraibica e sudamericana.

Il tubero della manioca dolce ha un aspetto vagamente peloso (quando non è venduto ricoperto di cera trasparente). Prima di mangiarlo, bisogna pelarlo. Noterete che l’interno è un pochino appiccicoso, ma nulla in confronto alla scorzonera.

Ingredienti per due persone:

  • una radice di manioca di misura media
  • 3 cucchiai di scaglie di cocco
  • curry q.b.

Noi abbiamo cotto la manioca al vapore come fosse una patata, pelandole, tagliandola a pezzi e aspettando che si ammorbidisse.
Nel frattempo abbiamo fatto ammorbidire delle scagliette di cocco (3 cucchiai in un bicchiere d’acqua) per una mezz’oretta e, quando la manioca era cotta, abbiamo ripassato tutto in padella versando l’acqua, il cocco, i pezzettoni di manioca e un paio di cucchiaini di curry.

L’abbiamo poi accompagnata con una padellata di verdure (una carota, mezzo cipollotto, due foglie di cavolo cinese, una zucchina e dei funghi) e tofu anch’essi al curry (ma senza cocco).

La manioca è un tubero e la pianta vi immagazzina le sostanze che le serviranno per crescere. Per proteggere le proprie scorte, la pianta ci mette dentro alcuni glicosidi cianogenici, ovvero sostanze che danno sia il sapore amaro che avvelenamento da cianuro.
Sì, seriamente, per le radici piccole e dolci basta la cottura. Le radici grosse e amare, invece, vanno trattate con 24 ore di ammollo prima di essere cucinate.

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