Piccola poesia gnomica di capodanno

Era un freddo giorno d’inverno, non mancava molto al solstizio d’inverno e la famiglia di gnomi si era riunita intorno al caldo fuoco del camino. La loro casa era una piccola e accogliente caverna scavata nella roccia. Gli gnomi avevano addobbato la stanza con ghirlande di agrifoglio e vischio, decorate con candele e campanelle d’argento. In cucina, un delizioso profumo di cannella e spezie inondava l’aria, proveniente dai dolci appena sfornati.

“Sapete cosa mi piacerebbe fare?” disse la mamma , piccola e rotondetta, mentre appoggiava il libro che stava leggendo sulla mensola sopra il camino, “Scrivere una poesia per celebrare questo nuovo capodanno!”

Il papà si sedette al tavolo prese una penna d’oca e un foglio di carta e aprì il calamaio. Si accarezzò la lunga barba bianca e socchiuse gli occhi azzurri. Con grande concentrazione, cominciò a scrivere le prime righe della poesia: “Questo nuovo capodanno porti via ogni malanno.”

La figlia si alzò dalla sua sedia a dondolo e si avvicinò al tavolo per guardare ciò che il papà stava scrivendo. Con entusiasmo, aggiunse: “Butta via le cose vecchie, tappa bene le tue orecchie,”

Il papà alzò lo sguardo verso di lei, con un’espressione perplessa. “Cosa vuoi dire con questo, figlia mia?” chiese.
Il figlio, con un cenno d’intesa verso la sorella, si guardò attorno per la stanza e indicò un vecchio scialle che era appeso al retro della porta. “È bucato e pieno di tarme! Non lo usa più nessuno e rischiamo di rovinare gli altri vestiti!”

La figlia iniziò a camminare avanti e indietro per la stanza, con le mani sui fianchi. “Voglio dire che a capodanno dobbiamo fare spazio per il nuovo. Dobbiamo anche liberarci delle vecchie abitudini e dei vecchi pensieri che ci trattengono nel passato. Abbiamo bisogno di spazio per crescere!”

La mamma si unì alla conversazione. “Sapete, mentre pensiamo a cosa buttare via, dovremmo anche pensare a cosa vogliamo veramente nella nostra vita. Cosa ci rende veramente felici?”

Tutti si fermarono a scorrere mentalmente la lista dei regali che avrebbero voluto per scegliere il migliore. La mamma continuò: “Perché non limitiamo i regali inutili e, invece, viviamo insieme bei momenti che possiamo ricordare per sempre? Possiamo fare una gita insieme, cucinare una cena deliziosa, o semplicemente tirare fuori qualche gioco in scatola.”

Tutti gli gnomi annuirono con entusiasmo, sapendo che questo sarebbe stato il miglior regalo che potessero darsi l’un l’altro. E così, mentre il fuoco scoppiettava nel camino, la famiglia di gnomi si strinse attorno alla poesia che avevano scritto insieme, pronta per accogliere il nuovo anno con amore e gratitudine.

Questo nuovo capodanno porti via ogni malanno.
Butta via le cose vecchie, tappa bene le tue orecchie,
spargi baci, abbracci e auguri, per scacciare i tempi duri!

Dimmi che ne pensi. :)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.