Recensione del drago dei desideri (Wish dragon)

Il drago dei desideri e la lampada/teiera–Attenzione, contiene SPOILER
Il drago dei desideri, come dicevamo qualche mese fa nella presentazione di questo nuovo film di animazione, ricalca la storia di Aladino e il genio della lampada, contenuta ne Le Mille e una notte.
I bambini di oggi non sanno che cosa sia e come funzioni una lampada a olio, pertanto nella nuova versione l’oggetto che contiene il drago è diventato una teiera.
Che un essere gigantesco possa rimpicciolirsi per entrare in un contenitore più piccolo lo sanno tutti quelli che hanno visto Newt Scamander far entrare un occamy “giustospazioso” un lanciando un insetto proprio in una teiera.

Il protagonista del drago dei desideri si chiama Din, e se ci fate caso questo nome è la contrazione di Aladino. Entrambi sono puri di cuore, orfani di padre e fanno disperare la madre. L’origine della disperazione è però molto differente nella storia originale e nell’ultimo film di animazione. Aladino è un fannullone, mentre Din lavora duro per ottenere quello che desidera.

L’ambientazione cinese è quella presente nella versione francese di Antoine Galland del 1701 della famosissima raccolta di racconti. Il racconto di Aladino non c’era nelle versioni precedenti e nessuno, fino a oggi, è ancora riuscito a risalire alle fonti persiane che Galland dice di aver consultato.

Il lung ignorante e la sua danza

wish dragon film di animazioneA differenza della saggia draghessa Sisu di Raya e l’ultimo drago, il lung in questo caso è una presenza fuorviante. I consigli che offre al suo giovane e ultimo padrone sono frutto della sua inesperienza e porterebbero alla rovina. Il depositario della saggezza è il giovane protagonista, che fin dall’inizio sa che cosa è davvero importante nella vita. Il drago, in questa storia, ha un arco di trasformazione che inizia svogliatamente con il desiderio egoistico di completare l’iter imposto dal dio custode del paradiso. Il drago pian piano si affeziona a Din e arriverà a compiere un notevole atto di altruismo che permetterà il finale felice per i suoi nuovi amici. Din è il suo maestro di vita, quello che gli spiega come funziona il mondo e gli mostra quanto siano importanti l’amicizia e le relazioni.

Una delle scene più carine del drago dei desideri è il combattimento tra i due draghi. Le danze dei draghi, tipiche del capodanno cinese, sono una dimostrazione di coordinazione, forza e agilità e, in questo caso, dimostrano l’affinità ritrovata tra Din e la sua amica Li Na. La loro fuga sui tetti, appesi al drago, ricalca un episodio della loro infanzia con un aquilone.

Il problema da risolvere

La vita passata del longL’avere un drago che esaudisca i desideri al proprio comando per Din è un problema, più che una soluzione.
All’inizio della storia il ragazzo ha già tutto ciò di cui ha bisogno per realizzare il suo sogno: un cuore puro, entusiasmo, risorse e dedizione. Quando viene in possesso della teiera magica per lui iniziano i guai perché una squadra di ladri si mette sulle sue tracce e il drago stesso lo depista suggerendogli modi sbagliati di ricostruire l’amicizia con Li Na.

Din parte bene, ma si perde lungo il percorso e arriva quasi a volere le ricchezze che il drago dei desideri gli aveva inizialmente offerto. A In questo momento di smarrimento, saranno i suoi amici ad aiutarlo a resistere alla tentazione.

L’aridità del cuore è rappresentata con la trasformazione in statua, esattamente come accade in Raya e l’ultimo drago. In questo caso l’egoismo è l’avidità di Pockets che chiede al lung una mano capace di trasformare in oro tutto ciò che tocca. Esattamente come accadde a re Mida, la scelta non fu felice. Mida fece in tempo a pentirsi e rinunciò al potere, Pockets non avrà questa possibilità.
Si pente anche il padre di Li Na, che per tutta la vita della ragazza l’ha trascurata per darle cose materiali di cui lei non aveva davvero bisogno e trascurando, invece, di dedicarle tempo e attenzioni.
Il drago diventa statua quando si sacrifica per salvare Din e muore una seconda volta quando accetta di ricominciare la sua esperienza terrena pur di esaudire l’ultimo desiderio di Din.

Giurin giurello

giuramento tra Aladdin e il Genio della lampadaIn Giappone, per esempio, la promessa yubikiri è accompagnata da una maledizione che colpirà chi la infrangerà. Chi mentirà all’amico dovrà ingoiare un migliaio di spilli.
Negli Stati Uniti la promessa si chiama pinky swear e la punizione per chi non rispetterà il patto sarà addirittura lo sprofondamento eterno all’inferno.

Pinky, pinky,
Whoever tells a lie
Will sink down to the bad place
And never rise up again.

I draghi e i gadget per le Olimpiadi

Insomma, anche questo è un bel film sui draghi, se sorvoliamo sul fatto che hanno coperto di pelo un drago solo per poter vendere meglio dei peluche morbidosi. Scusatemi ma non sopporto proprio questo merchandising invadente in questioni dragologiche serie fin dai tempi di Falkor, il fortunadrago della Storia infinita!
Quest’anno ci sono le Olimpiadi di Tokyo, il mercato sarà invaso da storie, prodotti e gadget orientaleggianti e una volta abituati i bambini ai draghi pelosi sarà sempre più difficile escludere questo dettaglio dall’immagine del drago.

Dimmi che ne pensi. :)

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