Trapianto: l’inutile sofferenza delle mandragole

vasoIl momento del trapianto è traumatico per le piccole mandragole. Vi siete mai chiesti perché è necessario usare le cuffie per proteggere le orecchie durante questa operazione? La prima risposta, ovvia, è perché le mandragole urlano.

Ecco, andiamo oltre: Perché urlano? Perché soffrono quando vengono brutalmente estratte dal loro ambiente naturale!

L’urlo è la difesa naturale e serve a proteggere la vita di queste piante. Di solito chi scava intorno a una pianta inizia a disturbarla e sente un grido soffocato provenire da sottoterra. Una persona saggia, a questo punto, si ferma e non rischia di morire continuando a scavare.

L’urlo avverte anche le altre piante del pericolo, così che possano nascondersi e non farsi trovare.
Fino a oggi le mandragole sono state trattate come tutte le altre specie di serra, seminate in vasi piccoli per risparmiare spazio e poi trapiantate in vasi sempre più grandi man mano che crescono. Comodo per i giardinieri, terribile per le mandragole. Ogni trapianto è uno stress, indebolisce la pianta e la incattivisce.

Le mandragole selvatiche sono migliori di quelle coltivate perché hanno avuto una infanzia felice! Recenti studi basati sull’esperienza del botanico giapponese Masanobu Fukoka hanno dimostrato che è possibile riprodurre le condizioni di crescita naturali seminando le mandragole in piena terra e non in vaso. La coltivazione in campo, all’aperto, riduce lo stress infantile alle mandragole. Per la raccolta consigliamo di attenersi alla procedura medievale. Non siate crudeli con le vostre piante, lasciatele crescere in pace!

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